lunedì 28 novembre 2016

Le letture della Centuriona: Il labirinto degli spiriti

Oh e siamo a fine Novembre ed è tornato il momento di leggere Natascia - che vi ricordo ha cambiato sede a Marassi Libri e in fondo trovate tutti i riferimenti!-, che questo mese ha vissuto qualcosa che a me capita spesso: l'attesa dell'uscita e dell'arrivo di un libro. Non mi capita spessissimo di "attendere" ma quando succede sto in ansia ogni singolo giorno prima che esca e stresso tutti finché non mi arriva! 
Quindi vi lascio alle parole di Natascia,
buone letture e buona settimana, 
Simona

Fonte: Amazon

QUASI-RECENSIONE DEL MESE DI NOVEMBRE

Così come mi era successo con Falcones, anche con Zafon fu amore a prime pagine.
Con Zafon però fu una passione fulminea molto più romantica che intellettuale.
Per quanto non avessi letto, dapprima, 'L'ombra del vento' in spagnolo, sentivo una musicalità e un magnetismo che è esattamente l'effetto che mi fa, tutte le volte, leggere i libri di Zafon in spagnolo.
Non chiedetemi perché, non saprei dirlo. Ho letto altri libri di autori spagnoli in lingua originale ma quello che mi provoca leggere Zafon, non mi capita con nessun altro.

Molti dicono, e mi trovano d'accordo, che il legame che si crea tra una persona e un libro è spesso strettamente collegato a quanto questo libro riesce a toccare certe corde, sensibili proprio nel periodo in cui il lettore lo legge.
Immagino che questo possa, in qualche modo, giustificare il fatto che adoro Zafon, lui, come autore, più di ogni altro autore che mi sia capitato di leggere. Ma non saprei davvero spiegare in quale modo.
Dico di adorare Zafon, specifico, perché mi rendo conto di amarlo più di quanto non sia la somma dell'amore che provo per le sue opere. Mi innamorai davvero terribilmente de 'L'ombra del vento' ma ricordo distintamente di aver provato perplessità e poi addirittura fastidio leggendo 'Il gioco dell'angelo' e poi 'Il prigioniero del cielo'. Però ho amato 'Marina' come pochi altri libri. Riguardo alla trilogia della nebbia il giudizio è ancora sospeso, invece, perché ho iniziato tutti e tre i libri ma non mi hanno toccato nessuna corda e li ho lasciati tutti e tre lì (lì, nello scaffale dedicato a Zafon della libreria di casa, nell'edizione spagnola) e prima o poi li prenderò di nuovo.

Specificare le sensazioni che i diversi libri mi hanno suscitato serve a far capire quanto sia importante per me riuscire a scollegare il libro 'uscito male' dall'autore. 
Se diciamo che il fatto che un libro ci segni e ci tocchi profondamente dipende più da noi che dal libro o dall'autore stesso, non possiamo esimerci dal dire che, anche quando il libro dello stesso autore non ci tocca affatto, sia questo motivato da un nostro non 'collegamento' con quel libro e non dal libro o dall'autore stesso.
Questo è quello che credo.

Come mai sto facendo tutta questa manfrina e non vado direttamente a recensire l'ultimo libro di Zafon?
Semplice: il libro è uscito il 22 e io non ho assolutamente avuto il tempo di leggerlo.
Dato che sto preparando una recensione 'speciale' con un raffronto tra l'edizione spagnola e quella italiana, dovrete pazientare qualche settimana per far diventare questa 'quasi-recensione' una recensione a tutti gli effetti.

Resisterete? (per chi non lo sapesse, questa è auto-ironia)
A presto!
Natascia Mameli


NB: dall'11 luglio 2016 nuovo indirizzo:
CORSO DE STEFANIS 55 R
16139
GENOVA
tel 010815182

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