lunedì 30 agosto 2010

[Dal libro che sto leggendo] "Il maestro e Margherita"



L'intelligenza secondo Bulgakov:

"Mentre il diligente contabile andava in taxi per imbattersi nel vestito che scriveva, dal vagone con posti numerati di prima classe n° 9 del treno di Kiev, appena arrivato a Mosca, scese tra gli altri un distinto passeggero con una piccola valigia di fibra. Questo passeggero non era altri che lo zio del defunto Berlioz, Masksimilian Andreevic Poplavskij, economista-pianificatore residente a Kiev nell'ex via Institutkaja. Causa del viaggio di Masksimilian Andreevic a Mosca era il telegramma, ricevuto nella tarda serata di due giorni prima, del seguente tenore:
"Mi ha appena fatto a pezzi il tram ai Patriarsie. Funerali venerdi' alle tre del pomeriggio. Vieni, Berlioz."
Masksimilian Andreevic era ritenuto, e giustamente, uno degli uomini piu' intelligenti di Kiev. Ma un tale telegramma avrebbe condotto in un vicolo cieco anche l'uomo piu' intelligente del mondo. Dal momento che un uomo dice di essere stato fatto a pezzi è chiaro che non e' stato fatto a pezzi in modo mortale. Ma alora che cosa c'entrano i funerali? Sta molto male e prevede di morire? E' possibile, ma assai strana questa precisione: come fa a sapere che i funerali saranno tenuti venerdì alle tre del pomeriggio? Uno strano telegramma!
Tuttavia gli uomini intelligenti sono intelligenti proprio per questo, per cavarsela in situazioni complicate. Semplicissimo. C'era stato un errore e il testo del telegramma era stato travisato. la parola "mi" indubbiamente apparteneva ad un altro telegramma ed era finita al posto della parole "Berlioz" che a sua volta era diventata la firma del testo. Con queste modifiche il senso del telegramma era chiaro anche se, naturalmente, tragico."


Il maestro e Margherita
Bulgakov
Grandi Tascabili Economici Newton
Prezzo 6,00€



venerdì 27 agosto 2010

"Zalim e il vecchio", Tommaso Gabbriellini - Una storia d'altri tempi...




...piu' che altro sono sentimenti di altri tempi.

Un ex professore che combatte contro la perdita di memoria e un giovane zingaro innamorato.
In mezzo uno scontro fisico, un indirizzo e delle lettere d'amore. Non e' dato sapere il testo di queste lettere ma in fondo non serve perche' basta al lettore leggere le descrizioni delle reazioni di chi le legge.

E' un racconto ambientato si tempi nostri con uno stile moderno, io lo definirei a flash (ovvero alla fine di ogni capitolo sembra che si chiuda con il classico momento di buio prima di dare vita alla scena successiva), gradevolissimo e che ti lascia con una sensazione di benessere perche' hai letto di sentimenti grandi descritti con una semplicita' estrema.

E un grazie Tommaso di avermi dato la possibilita' di leggerlo!

Zalim e il vecchio
Tommaso Gabbriellini
Pubblicato su Lulu.com
Aggiornamento! il libro lo trovate anche qui su Ilmiolibro



mercoledì 25 agosto 2010

[Dal libro che sto leggendo] Inchiostro vivo (vecchi post) La vita e'....





"La vita stessa è un'illusione, anzi, una fregatura, come quando a scuola ci promettevano un film e poi ci facevano vedere a malapena qualche diapositiva, ecco cos'è la vita, una fotografia, che se ti agiti troppo vieni sfuocato e nessuno capisce come sei, e sei stai troppo fermo, invece sembri un imbecille."


Inchiostro vivo
Michel Franzoso
Editrice effequ, 2008


domenica 22 agosto 2010

Camilleri, Ciancimino e La Licata su "Don Vito"

Una presentazione interessante anche se un po' lunghina. Dura una quarantina di minuti, ma vale la pena di seguirla!


Il libro presentato e':

Don Vito.
Le relazioni segrete tra Stato e mafia nel racconto di un testimone d'eccezione
Massimo Ciancimino e Francesco La Licata
Feltrinelli Editore, Ed. 2010
Prezzo 18,00€

venerdì 20 agosto 2010

I pilastri della terra, Ken Follet - un po' di storia, un po' d'architettura e un romanzo...




Recensione vecchia...2009
L’avevo iniziato molto tempo fa e poi accantonato quasi alla fine…un po’ per la lunghezza e un po’ perche’ sembrava avere un ritmo molto lento.
Pero’, avendo acquistato, in un periodo di carenza di letture interessati, “Il mondo senza fine” dello stesso autore, mi sono accorta che era il seguito di questo solo a casa (quando si dice la fortuna eh?!), e visto che anche rivoltando casa di mia madre da lei non l’ho trovato, l’ho dovuto comperare nuovo.

Per iniziare potrei dirvi che il libro, che conta tantissime riedizioni, e’ stato pubblicato per la prima volta nel 1989 e rimase nella classifica come best-seller del Time per 18 settimane.
E’ un libro “diverso” dal ramo “giallistico” (con tendenze piu’ da “triller” che da “noir”) che solitamente attrae lo scrittore e ha richiesto una notevole documentazione non solo sugli stili medievali, così ben descritti che vanno dal precetto benedettino alle usanze popolari medievali ma, anche una buona conoscenza dell’architettura e dell’arte che nel periodo da lui descritto passavano dall’architettura Romanica a quella Gotica passando fra le piccole abbazie dei monaci cistercensi (chiese cistercensi, infatti individuano un capitolo a se stante dell’architettura) sulla via di Santiago De Compostela.
In tutta questa storia raccontata e più o meno abbellita a seconda dell’esigenza, si snodano una serie di vicende che coinvolgono più nuclei famigliari le cui vicissitudini, amori e disavventure si intrecciano e si scontrano in continuazione. Tom sogna di essere il mastro costruttore di una cattedrale, la storia di Ellen la “strega” del luogo che a dispetto della sua nomea e’ una bellissima donna con una grande umanità ma poco avvezza a scendere ai compromessi essendo sempre stata costretta a combattere per se stessa e suo figlio per la sopravvivenza, la figlia del conte Aliena defraudata insieme al fratello del suo feudo e che non vuole sposarsi finché non lo riavrà, jack che da ragazzo ingenuo cresciuto nella foresta che attraversa l’Inghilterra, la Francia e poi la Spagna alla ricerca della propria identita’ e per imparare di piu’ sulle nuove cattedrali gotiche etc etc… e’ un po’ lungo, in effetti 1030pg., ma comunque notevole.
L’unica cosa ho l’impressione che il deus ex-machina che serve a chiudere i tanti sospesi delle varie storie personali, e’ stato usato un po’ sbrigativamente quasi tutto insieme…rimane pero’ un libro da leggere….veramente!

I Pilastri della Terra
Ken Follett
Mondadori, Oscar Bestsellers
Prezzo 10,50€


mercoledì 18 agosto 2010

Canale Mussolini, Antonio Pennacchi - premio Strega 2010

Questo libro e' entrato di diritto nei miei "desiderata" prima o poi...chissà.. vi lascio il video in cui l'autore parla del suo scritto...


Il libro presentato e':

Canale Mussolini
Antonio Pennacchi
Mondadori Editore, Ed 2010
Prezzo 20,00€

Cia' :)

domenica 15 agosto 2010

[Dal libro che sto leggendo] Don ildebrando e altri racconti, Gustaw Herling - Racconto "Ferragosto. Racconto Romano"




[...]

Dal diario:

Annotazione del 6 Luglio 1972.
"Molti anni fa mi capito' di passare il Ferragosto, la festa che segna il culmine dell'estate per gli italiani, in uno squallido albergo romano. La citta' era deserta, faceva un caldo infernale. Giacevo nudo su un lettuccio zuppo di sudore, di tanto in tanto mi alzavo per mettere la testa sotto il rubinetto e per dare un'occhiata al pozzo buio del cortile. L'unico raro umore era il gemito dell'ascensore, quando un soldato di passaggio veniva per passare un'ora con una ragazza di Temini. Perfino l'amore, al di là della parete, era silenzioso e assonnato, senza grida e senza cigolii di molle. Oggi non sono piu' in grado di ricostruire il corso pirgo e caotico dei miei pensieri, ma ricordo che strisciavano avanti e indietro sul terreno degli anni pasati e che erano oppressi da una rabbia sempre piu' grande (secondo Kierkegaard questo e' l'aspetto principale della disperazione). Verso le sei di sera provai qualcosa che e' difficile definire: un buco nel tempo, il risucchio di una pompa dall'abisso. Stavo accanto alla finestra: fui strappato a quela torpore da una dolorosa fitta alle mani che tenevo strette convulsamente intorno al saliscendi delle persiane. Subito dopo, le strade risuonarono chiassose, la citta' torno' a vivere, nel palazzo accanto qualcuno cantava a squarciagola una canzone in voga. Durante il notiziario di mezzanotte la radio disse che alle sei della sera circa quattro persone si erano suicidate in diversi quartieri di Roma."

[...]

Il male di vivere potremmo definirlo.

Da Ferragosto. Racconto Romano
contenuto nella raccolta di racconti
Don Ildebrando e altri racconti
Gustaw Herling
Feltrinelli editore, ed.1999



venerdì 13 agosto 2010

"Trilogia di New York", Paul Auster - Essere,esserci,vivere o morire







Questo libro e' targato come una raccolta di"Detectives stories" ma in effetti e' un pretesto.

Non c'e' la ricerca di un omicidio o di un perché di un reato. C'e' una ricerca si, ma di altro genere. Lo scoprire il perché dell'essere... siamo in quanto persone a se stanti, differenti per caratteristiche e caratteri, colori o pensieri o siamo ed esistiamo solo in funzione della percezione che hanno di noi gli altri...o di quella che noi abbiamo degli altri?

E' un libro (perché non saprei catalogarlo non è saggio e nemmeno una serie racconti e quindi non c'e' un genere che lo possa racchiudere) che ripercorre teorie e libri a volte utopici (e' il 4° in due anni e il 2° in due mesi che fa riferimento al "Don Chisciotte" che ci sia un msg divino in cio'?)... per osservare l'essere. Cosi' le tre storie collegate fra di loro, si distinguono per poi ricollegarsi, hanno nomi ripetuti qui e la come se in ogni pagina ci fosse dapprima un deja vu e poi una negazione dello stesso.
E' piu' facile da rappresentare paradossalmente con una immagine.
Per me questo libro e' cosi':



e vale la pena proprio di leggerlo... anche se non sara' una lettura leggera...

Trilogia di New York
Paul Auster
Einaudi, collana Super ET
Ed. 2005
Prezzo 11,50€

mercoledì 11 agosto 2010

Foresta di fiori. Ken Saro-Wiwa - Racconti


Non e' molto semplice spiegare questo libro perché in effetti il suo contenuto non e' organico.

Chiariamoci, nonostante la scelta infelicissima del formato cartaceo (sembra un menu' scomodissimo da portarsi in giro!), non e' brutto, anzi, e' affascinante da leggere ma non e' in alcun modo riconducibile a Sozaboy. Il Ken Saro-Wiwa di Sozaboy disincatato e disilluso, lascia il passo ad un attento osservatore della realta' che con un tagliente linguaggio declina la quotidianità nigeriana che vive e che respira attorno a lui. Se dovessi fare il paragone con una immagine, potrei dirvi di pensare di essere al centro di uno spazio dove di fronte a voi in senso antiorario si proiettano varie immagini e suoni. E' una specie di galleria d'arte multimediale dove suoni immagini e parole si fondono.

Il linguaggio, come nella migliore tradizione di questo autore e' talmente chiaro da far pensare che la *parola piu' semplice* e' la migliore per poter descrivere con cosi' netta lucidita' anche il concetto piu' greve. Si parla di tradizioni deviate, di fame, della enorme discrepanza di una nazione che si vede investita da un forte investimento di capitali ma che non non entreranno mai nelle proprie casse, di amore e di ignoranza culturale, manageriale e culturale. Quello che viene restituito al lettore e' un panorama disarmante ma raccontato sotto forma di storie, come nella migliore tradizione africana, e con descrizioni che non lasciano nulla all'interpretazione.

Non serve conoscere a fondo la storia degli ultimi anni in Nigeria, il petrolio, la droga, le tradizioni e i riti voodoo per comprenderlo. Perche' e' direttamente Ken che ve lo spiega, accompagnandovi qua e la in giro per il suo paese e per le citta' descrivendovi colori, odori, amori e dolori, rabbia e sentimenti di rivalsa....senza che vi muoviate dalla poltrona dove siete seduti a leggere. E' un libro tosto e coraggioso e, in fondo, potrei dire che aveva ragione chi, a suo tempo, me lo consiglio' sul blog di mio fratello quando pubblicai la recensione di Sozaboy che mi disse che questo era ancora meglio.

Il racconto che piu' mi rimarrà impresso, credo per il resto della vita, e' quello dedicato al maggiordomo nigeriano che confronta la vita della sua famiglia con quella del cane dei suoi datori di lavoro. Disarmante.

E' un libro per riflettere e difficilmente la prospettiva da cui guardiamo la vita rimarrà la medesima dopo averlo letto.

Foresta di fiori
Ken Saro-Wiwa
Socrates Editore, ed 2004
Prezzo 10,00€


domenica 8 agosto 2010

[Dal libro che sto leggendo] Il maestro e Margherita


Qualunque visitatore, se naturalmente non era del tutto stupido, capitando al Griboedov, constatava immediatamente quanto fosse bella la vita per i felici membri del MASSOLIT e una nera, subitanea invidia cominciava a tormentarlo. E immediatamente rivolgeva al cielo amari rimproveri per non averlo dotato alla nascita del talento letterario senza il quale, naturalmente, non era nemmeno il caso di sognare di possedere la tessera di membro del MASSOLIT, marrone, odorosa di cuoio di lusso e con un largo bordo dorato, la tessera conosciuta in tutta Mosca.
Chi dirà mai qualcosa in difesa dell’invidia? E’ un sentimento di specie abietta, e tuttavia bisogna mettersi nei panni del visitatore. E infatti quello che aveva visto al piano superiore non era assolutamente tutto, no davvero. C’era poi il piano inferiore della casa della zia occupato dal ristorante, e quale ristorante! Giustamente considerato il migliore di Mosca. E non soltanto perche’ era dotato di due grandi sale con soffitti a volta sui quali erano dipinti cavalli color lilla con criniere assire, non solo perche’ su ogni tavolo c’era una lampada coperta da uno scialle, non solo perche’ non vi era ammesso il primo venuto, ma anche perche’ per la qualita’ delle pietanze batteva facilmente qualunque ristorante di Mosca, e perche’ queste pietanze veniva servite ad un prezzo assai conveniente, niente affatto caro. Quindi non c'e' nulla di sorprendente in un discorso di questo tipo udito una volta dall'autore di queste righe assolutamente veritiere stando accanto al cancello di ghisa del Griboedov.
" Dove ceni oggi, Amvrosij?"
" Che domanda, qui naturalmente, caro Foka! Arcibald Arcibaldovic mi ha sussurrato oggi che ci saranno porzioni di pesce persico al naturel. Roba da virtuosi."
" Tu sai vivere,Amvrosij!", rispose con un sospiro Foka, smunto, trascurato e con un foruncolo sul collo, al gigante dalle labbra rosse e dai capelli d'oro, il paffuto poeta Amvrosij.
" Non ho alcuna particolare abilita'", ribatte' Amvrosij, " ma col il naturale desiderio di vivere umanamente.[...]"


Il maestro e Margherita,
Bulgakov
Grandi Tascabili Newton Narrativa
Prezzo 6,00€


E sotto un piccolo estratto di quel che avviene dopo questo dialogo surreale....molto molto vicino alle descrizioni della nostra società contemporanea...dove tutto passa velocemente anche la notizia di una morte.


venerdì 6 agosto 2010

Sozaboy , Ken Saro-Wiwa -...il sale e la guerra...




La prima volta che ho sentito parlare di questo autore e’ stato nello speciale “La bellezza e l’inferno” della trasmissione “Che tempo che fa” di Fazio su rai tre (andata in onda l’11/11/2009) e condotta da lui e da Saviano. (per chi non avesse potuto seguirla il contenuto e’ disponibile su Youtube per esempio qui ).
La trasmissione era incentrata sul potere della parola.
Si ripercorrevano una serie di testi di scrittori e poeti che per i loro scritti o per i loro reportage o per le battaglie che hanno combattuto sono stati perseguitati e anche uccisi dai vari potenti perché era l’unico modo di far tacere il messaggio.

Così Ken Saro-wiwa moriva nel 2005 in concomitanza con i mondiali; mentre la Nigeria combatteva a forza di calci a un pallone per la qualificazione, il potere nigeriano con un sommario ulteriore processo senza nemmeno l’ammissione di un difensore condannava all’impiccagione un uomo che si era battuto per i diritti dei nigeriani, che fu impiccato ben 5 volte prima che fosse veramente morto (perché non sapevano fare il nodo correttamente).
Quest’ultima immagine mi e’ rimasta veramente impressa.
Così ho comperato i libri che ha nominato Roberto Saviano un po’ per curiosità, un po’ perché veramente in materia non sono molto informata e quale migliore occasione per rimediare!

Passiamo al libro vero e proprio…
Intanto: e’ un libro fuori degli schemi ed al contempo estremamente classico.
L’uomo che si scontra con la dura realtà.
Non e’ un libro che parla di una guerra in particolare,anche se l’indicazione e’ quella del Biafra che sconvolse e martoriò quella terra dal 1967 al 1970, ma è applicabile a qualsiasi guerra.
Sozaboy, che si chiama Mene vive a Duncana che al confine del mondo e nonostante sia un apprendista autista e quindi abbia la possibilità di vedere un pezzetto di mondo in più rispetto ai propri concittadini e’ cmq vissuto in un mondo separato dalle cattiverie del mondo e della politica che vede solo nel capo villaggio e nei poliziotti che si “pappano” le mazzette.
Mene si innamora sente e capisce con le chiacchiere del paese, o quelle dei militari che stanno arrivando i “casini” e ad un certo punto, spinto dalla moglie e dalla sua voglia di indossare le uniformi lucenti e di riportare il sale per cucinare al villaggio ad arruolarsi, ma non sa perché combatte. “Sozaboy” che letteralmente dovrebbe significare ragazzo soldato e’ il soprannome che gli hanno dato nel villaggio quando ha manifestato le sue intenzioni. Lui sa che deve combattere una guerra, ma non sa il perché.
Quello che sa di questo conflitto e’ che “la guerra e’ sempre la guerra” che un bravo Soza Soldato deve fare quello che gli dicono senza lagnarsi, ma non capisce perché il nemico, prima lo combatte e poi lo cura, se la guerra e’ in atto oppure sta finendo e perché dio possa aver permesso che tanta gente finisse nei campi profughi che tutto sembrano avere tranne l’assistenza alle persone e agli infermi.

E’ un libro triste e al contempo necessario perché in un linguaggio tanto semplice pare non essere difficile spiegare ad un uomo cosa passano i suoi simili così tanto lontani nello spazio ma così vicini nel modo di vivere, mangiare,lavorare, giocare, innamorarsi etc…è cosi’ che Ken Saro WiWa attraverso gli occhi e i pensieri di Sozaboy, che ha imparato in fretta che i pensieri non sempre e’ bene tradurli in parole,racconta un pezzo di storia dalla parte dei deboli, mai toccando pero’ i potenti sulle questioni politiche ma solo nella cattiveria e nell'avarizia.

E’ un libro che non si puo’ non leggere!

Simona


Sozaboy
ken Saro-Wiwa
Baldini&Castaldi Editori
Prezzo 14,00€


mercoledì 4 agosto 2010

Nel mare ci sono i coccodrilli, Fabio Geda - Momenti..





Ci sono momenti per leggere, per crescere, per imparare e per viaggiare e non necessariamente in questa sequenza. Ci sono dei momenti anche in cui sei piu' predisposta a leggere storie come queste. Ora a differenza di quel che si potrebbe pensare, leggendo la descrizione di questo libro, non e' un racconto triste. E' speranza ed e' passione e fede. Un bimbo a dieci anni viene informato dalla madre che l'indomani partiranno. Non sa dove va, ne quando tornerà però sa che partirà:

"Ma noi quando torniamo?
Presto.
Presto quando?
Presto.
Ho il torneo di Buzul-bazi.
Hai visto le stelle, Enaiat?
Cosa c'entrano le stelle?
Contale, Enaiat.
E' impossibile. Sono troppe.
Allora comincia, ha detto mamma. Altrimenti non finirai mai."

E' da questo dialogo che comincia tutto. Una madre che decide che pur di non vedere il figlio divenire talebano, come quegli uomini che hanno ingiustamente ricattato e ucciso suo marito, e non vuole altresì vedere il figlio fare la fine del padre decide coraggiosamente di fare a meno di lui. Lo affida al mondo. Lo porta fuori dall'Afghanistan e lo lascia a Quetta in Pakistan. Questa e' una bella storia, un brodo caldo per l'anima, che insegna che se un ragazzino di 10 anni puo' in 8 anni attraversare mezzo mondo per arrivare in Italia, puo' crescere lavorando puo' continuare ad avere una speranza di una vita migliore.

Ieri parlavo di sogni con una amica e mi sono ritrovata a chiedermi ma Enaiat sognera’ ancora dopo tutta questa esperienza? La risposta che mi sono data e’ si, sogna ancora!
Perche’ quel che ieri era un bimbo e oggi e’ un giovane con una grande esperienza di vita alle spalle, e’ un ragazzo che sapeva gia’ che nella vita a fare la differenza e’ il lavoro che si fa per costruire e raggiungere il proprio sogno.

E in una societa’ come la nostra, dove pare che il sogno sia raggiungibile o non raggiungibile per grazia o colpa di qualcuno, che probabilmente il sogno stesso diviene una cosa che ciascuno deve costruire nella propria quotidianita’.
Una societa’ diviene migliore se questo desiderio appartiene a tutti i suoi componenti. Altrimenti non e’ possibile alcuna miglioria.
E un libro per adulti e piccini. E’ una storia condita con un pizzico di tradizione di tanta speranza e fatta di tanti affetti e sofferenze. E’ un libro assolutamente bellissimo e unico nel suo genere.



Nel mare ci sono i coccodrilli.
Storia vera di Enaiatollah Akbari.
Fabio Geda
B.C. Dalai editore
Prezzo 16,00€








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